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Capitolo 1
Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
Documenti e Siti
● Scheda che illustra sinteticamente gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio e i rispettivi target. La scheda risale gli Obiettivi dall’ultimo al primo, rispecchiando la programmazione della World Social Agenda e indicando gli anni scolastici in cui viene trattato ogni Obiettivo.
● Articolo de La Stampa (20 settembre 2010): Discorso di Barroso sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
● Report 2010 sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, che descrive la situazione attuale a livello globale relativamente al raggiungimento degli otto Obiettivi.
(ENGLISH)
● Atlante on line interattivo della Banca Mondiale, relativo agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Per ogni Obiettivo viene presentata una breve scheda sintetica e varie mappe interattive- una per target- che illustrano graficamente in maniera molto immediata le dimensioni dei fenomeni analizzati.
Ad esempio, cliccando sull’Obiettivo 5, relativo alla salute materna, è possibile:
Es: Mappa relativa alla mortalità materna: cliccando su ogni Paese, compare il dato relativo; inoltre, ogni mappa rimpicciolisce o ingrandisce gli Stati a seconda dell’incidenza della mortalità materna. E’ possibile anche fare una ricerca alfabetica per Paese, e zoomare la mappa. Nell’angolo in basso a sinistra vengono forniti dati relativi all’incidenza della mortalità materna per classe di reddito.
(ENGLISH)
● Il presente documento – Global Strategy for Women’s and Children’s Health- è stato pubblicato al termine dell’ultimo MDG (Millennium Development Goals); Summit a New York –che ha avuto luogo dal 20 al 22 settembre 2010. Il documento è centrato sui temi della salute materna e infantile.
(ENGLISH)
● Sito ufficiale dell’ultimo summit sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, New York,· 20-22 settembre 2010
(ENGLISH)
Film
●“8” di autori vari (2008)
Presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2008.
Un film di Abderrahmane Sissako, Gaspar Noé, Wim Wenders, Gael García Bernal, Jan Kounen, Gus Van Sant, Jane Campion, Mira Nair.
Ispirato agli otto obiettivi fissati nel settembre 2000 dalle Nazioni Unite per migliorare la vita della popolazione mondiale, questo film collettivo vede la luce nella sua interezza in prima mondiale assoluta a Roma alla presenza dei suoi autori (2008). Ciascuno ha ideato e filmato una storia diversa, legata ad uno degli obiettivi, tra l'Africa e l'Islanda, la Germania e gli Stati Uniti, l'Australia e l'Amazzonia dando voce a speranze e drammi collettivi, con la passione dell'artista, l'emozione del narratore. Un vero film fatto di otto racconti diversi, una collana di perle composta da una comune passione per un futuro diverso, creata in piena libertà da ciascuno degli artisti coinvolti.
Sito Ufficiale del film
Canale di youtube in cui è possibile vedere integralmente gli otto episodi (in lingua originale e senza sottotitoli)
Capitolo 2
Obiettivo 5: migliorare la salute materna
Documenti e Siti
● Articolo “Salute materna: nel mondo una donna al minuto muore di parto, MDG lontani”, pubblicato su Unimondo il 28 marzo 2010.
● Articolo “Amnesty: per realizzare gli Obiettivi del Millennio tutelare i diritti umani”, Unimondo, 10 giugno 2010.
L’articolo riprende il contenuto del documento “Dalle promesse ai fatti” (vd.sotto), diffuso in giugno da Amnesty International.
● Documento “From promises to delivery – Putting Human Rights at the Heart of the Millennium Development Goals”, Amnesty International, 2010
Il documento mette in relazione gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio con i diritti umani: in particolare da pag.18 a pag.23 vi è una sezione dedicata all’Obiettivo 5, relativa al miglioramento della salute materna. L’Obiettivo viene analizzato criticamente, mettendo in rilievo l’importanza di dare maggiore attenzione a una serie di fattori –tra cui l’importanza di un accesso universale ai servizi di salute riproduttiva; la violenza sulle donne; la discriminazione; i matrimoni precoci o forzati- nell’azione per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
A pag. 36 vi è una tabella che mette in collegamento gli Obiettivi, i diritti umani e le dichiarazioni internazionali che li sanciscono.
(ENGLISH)
● Dal sito dello United Nations Population Fund: si sottolinea l’importanza della salute riproduttiva, e il fatto che tale centralità è stata riconosciuta (solo!) nel 2005 a livello degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio: in quell’anno è stato introdotto il target 5b, relativo appunto alla salute riproduttiva, che prima non era previsto dall’Obiettivo 5.
(ENGLISH)
●La Conferenza del Cairo del 1994 ha segnato un punto di svolta nella discussione sul controllo della popolazione, allargando la riflessione ai temi della tutela dei diritti delle donne, della parità di genere, dell’empowerment delle donne – che vengono indicati come obiettivi essenziali in sé ma anche fondamentali per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. La definizione di salute riproduttiva che viene normalmente utilizzata proviene dal Programme of Action esito della conferenza. Per scaricare una sintesi del documento, clicca qui.
(ENGLISH)
● Sito della “Division for the Advancement of Women” del Department of Economic and Social Affairs delle Nazioni Unite.
Da questa pagina è possibile scaricare la Dichiarazione di Pechino e la Piattaforma di Azione di Pechino. Si tratta dei due documenti usciti dalla Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne di Pechino del 1995, momento fondamentale per quanto riguarda la discussione sulla parità di genere.
Da questa pagina è anche possibile scaricare documentazione relativa alle successive Conferenze Mondiali sulle Donne.
(ENGLISH)
● Dichiarazione di Pechino
(ITALIANO)
● Documento “Beijing at 15”: pubblicato nel 2010 dall’UNFPA, presenta i progressi fatti verso il raggiungimento degli obiettivi della Piattaforma di Azione di Pechino, mettendoli in relazione con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
(ENGLISH)
● Report 2010 dell’ Action for Global Health, un network europeo di ONG che si occupano di salute, relativo ai tre Obiettivi di Sviluppo del Millennio relativi a questo tema (Obiettivi 4, 5, 6).
● Articolo “Nascere tra Nord e Sud del Pianeta” , Aldo Morrone
L’articolo tratta il tema della salute materna in termini generali. Viene fornito un quadro delle principali conferenze internazionali che hanno sancito la centralità della salute della donna; viene descritta la attuale situazione internazionale; si tratta il tema della misurazione della mortalità materna; viene analizzato il tema della salute materna in relazione ai movimenti migratori.
● Articolo di Valeria Confalonieri sul Quinto Obiettivo di Sviluppo del Millennio, tratto da Rivista Missioni Consolata (dicembre 2005)
● Dati UNICEF sulla mortalità materna, dal sito dell’UNICEF Italia
● MDG Report 2010 – Obiettivo 5
Sezione dedicata all’Obiettivo 5 dell’ultimo Report sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
(ENGLISH)
● Dal sito dello United Nations Population Fund: si sottolinea l’importanza della salute riproduttiva, e il fatto che tale centralità è stata riconosciuta (solo!) nel 2005 a livello degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio: in quell’anno è stato introdotto il target 5b, relativo appunto alla salute riproduttiva, che prima non era previsto dall’Obiettivo 5.
(ENGLISH)
● La Conferenza del Cairo del 1994 ha segnato un punto di svolta nella discussione sul controllo della popolazione, allargando la riflessione ai temi della tutela dei diritti delle donne, della parità di genere, dell’empowerment delle donne – che vengono indicati come obiettivi essenziali in sé ma anche fondamentali per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. La definizione di salute riproduttiva che viene normalmente utilizzata proviene dal Programme of Action esito della conferenza.
● Sito della “Division for the Advancement of Women” del Department of Economic and Social Affairs delle Nazioni Unite.
Da questa pagina è possibile scaricare la Dichiarazione di Pechino e la Piattaforma di Azione di Pechino. Si tratta dei due documenti usciti dalla Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne di Pechino del 1995, momento fondamentale per quanto riguarda la discussione sulla parità di genere.
Da questa pagina è anche possibile scaricare documentazione relativa alle successive Conferenze Mondiali sulle Donne.
(ENGLISH)
● Pagina del quotidiano “The Guardian” (UK) che analizza i dati e la tendenza all’aumento o alla diminuzione dei tassi di mortalità materna nei vari Paesi del mondo (i dati sono ricavati da uno studio della prestigiosa rivista internazionale “The Lancet”).
Scorrendo la pagina, prima vi è un grafico a barre da cui risulta che l’Italia è il paese con il tasso di mortalità materna più basso al mondo; segue una tabella che riporta i dati di mortalità materna per Paese. E’ possibile ordinare i dati (tasto “click heading to sort”) per: posizione in classifica, ordine alfabetico, tasso di mortalità materna nel 2008, tasso di mortalità materna nel 1990, percentuale di aumento/diminuzione annuale nel periodo 1990-2008 (tutte le voci si possono disporre in ordine sia crescente che decrescente).
E’ così possibile ad esempio constatare che in Egitto si è registrata una diminuzione molto consistente nei tassi di mortalità materna; che al contrario negli Stati Uniti si ha un aumento della mortalità; che il paese in cui le madri muoiono di più per complicanze legate al parto è l’Afghanistan.
(ENGLISH)
● Articolo del Guardian del 12 aprile 2010 relativo alla mortalità materna nel Regno Unito.
(ENGLISH)
● Articolo “Partorire a Freetown”, Internazionale n.864, 17 settembre 2010
L’articolo tratta il tema della salute materna, nello specifico in Sierra Leone, mettendo in relazione gli scarsi progressi verso il raggiungimento del Quinto Obiettivo di Sviluppo del Millennio con le modalità di erogazione e di utilizzo dei fondi di cooperazione internazionale.
●MDG Gender Progress Chart 2008
●MDG Gender Progress Chart 2010
Queste schede, redatte dall’ONU sulla base degli indicatori utilizzati per misurare i progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, presentano grafici e brevi testi per illustrare la situazione della parità di genere e dell’empowerment delle donne a livello globale.
Alcune voci si possono ricondurre nello specifico all’Obiettivo 5: la mortalità materna; il tasso di gravidanze in adolescenza; il numero di parti assistiti da personale qualificato; l’utilizzo di contraccettivi.
(ENGLISH)
● Amnesty International - Maternal Health USA Summary
● Amnesty International - Maternal Mortality USA - Map
Sintesi di un rapporto di Amnesty International di Marzo 2010 (per scaricare il report intero, clicca qui) relativo alla salute materna negli Stati Uniti, da cui emerge un aumento notevole della mortalità da parto o da complicazioni legate alla gravidanza. Il report analizza le cause della situazione (presentando anche numerose storie di mamme), e suggerisce possibili percorsi futuri. La mappa mostra il tasso di mortalità materna per Stato.
● Articolo “Amnesty: per realizzare gli Obiettivi del Millennio tutelare i diritti umani”, Unimondo, 10 giugno 2010.
L’articolo riprende il contenuto del documento “Dalle promesse ai fatti” (vd.sotto), diffuso in giugno da Amnesty International.
● African Activists’ Struggle to Improve Maternal Health, 20 settembre 2010
● Despite Progress Maternal Mortality Remains a Crisis, Rachel Ward, Managing Director, Research Unit, 14 aprile 2010
Articoli tratti dal sito di Amnesty International USA relativi alla salute materna.
● The Lancet, “Effects of maternal mortality on children”
● The Lancet, “Gender equity is the key to maternal and child health”
Alcuni articoli tratti da “The Lancet” (una delle più prestigiose riviste mediche internazionali),vol. 375 – n.9730 del 5 giugno 2010, interamente dedicato ai temi della salute materna e infantile
(ENGLISH)
● Report del 2010 di “Countdown to 2015 – Maternal, Newborn and Child Survival”.
“Countdown to 2015” è nato nel 2005 per iniziativa di varie organizzazioni internazionali (tra cui UNICEF, World Health Organization, USAid – l’agenzia per lo sviluppo degli Stati Uniti, DFID – l’agenzia per lo sviluppo della Gran Bretagna, UNFPA – United Nations Population Fund, Save the Children, The Lancet, e altre). Si prefigge i seguenti obiettivi: monitorare i progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio 4 (mortalità infantile) e 5 (salute materna); diffondere buone pratiche in ambito sanitario; informare e alimentare il dibattito sui temi della salute materna e infantile; fare pressione sui governi perché mantengano i loro impegni.
Il report è costituito da una parte iniziale discorsiva, relativa alle tematiche della salute materna e infantile, e da una parte di “country profiles”: per ognuno dei 68 paesi monitorati da “Countdown to 2015” vengono presentati in maniera molto immediata tramite grafici i dati relativi agli Obiettivi 4 e 5. I profili-paese sono scaricabili singolarmente in formato .pdf. Dalla stessa pagina è possibile scaricare gli “Equity Country Profiles”, che incrociano gli indicatori relativi alla salute materna e infantile (Parti assistiti da personale qualificato; visite pre-parto; vaccinazioni…) con dati relativi al reddito e all’istruzione della madre, alla regione di residenza e così via.
(ENGLISH)
● Guida sul Genere (inglese: Gender) del portale Oneworld UK. Il portale è il nodo inglese della rete internazionale Oneworld – di cui fa parte anche il portale Unimondo, progetto della Fondazione Fontana onlus.
In particolare la sezione Reproductive Health è relativa ai temi del Quinto Obiettivo di Sviluppo del Millennio.
(ENGLISH)
Video
● Sito in cui sono contenuti tutti i video dell’UNFPA (alcuni argomenti: adolescenti; maternità; salute riproduttiva)
(ENGLISH)
● Millennium News sul Quinto Obiettivo prodotto dai ragazzi degli slum di Nairobi. Il video è stato prodotto nell’ambito di un progetto di AMREF sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (per maggiori informazioni sul progetto, clicca qui).
(SOTTOTITOLATO IN ITALIANO)
●“Maternal Mortality: A Woman a Minute”: serie di 7 video a cura di Amnesty International relativi alla mortalità materna
(ENGLISH)
● Video relativo ad una soap opera radiofonica trasmessa in Rwanda, che sensibilizza sulla salute sessuale e riproduttiva. La soap opera, “Urunana”, è seguita dal 74% della popolazione ruandese; la produzione organizza spesso incontri e dibattiti pubblici con gli ascoltatori in cui si discutono apertamente varie tematiche, tra cui l’HIV/AIDS, la contraccezione, la pianificazione familiare. Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea.
(ENGLISH)
● Parte della puntata del 18 gennaio 2008 del talk show “Everywoman”, trasmesso da Al Jazeera.
Tra gli argomenti della puntata, la mortalità materna, in particolare in Malawi. (Al Jazeera _Everywoman - Maternal Mortality - 18 Jan 08 – Malawi)
(ENGLISH)
● Servizio di Al Jazeera del 27 giugno 2008 relativo a una scuola per ostetriche in Afghanistan.
(ENGLISH)
● Video relativo a una campagna di Amnesty International in Sierra Leone: quattro musicisti del Sierra Leone e una nota attrice nigeriana cantano una canzone che parla di alcuni dei temi relativi alla mortalità materna. La campagna, realizzata nel 2009, ha organizzato vari eventi nel Paese e ha coinvolto circa 20.000 persone.
(ENGLISH)
● Servizio di Al Jazeera del 3 agosto 2009 sulla gravissima situazione della salute materna ad Haiti.
(ENGLISH)
● Servizio di Al Jazeera del 25 gennaio 2010 relativo alla situazione delle donne in gravidanza ad Haiti dopo il terremoto.
(ENGLISH)
● Programma “Riz Khan show”, trasmesso da Al Jazeera. Puntata del 23 settembre 2009.
Il programma tratta il tema della mortalità, concentrandosi in particolare sull’ACCESSO alla salute per le donne e sui DETERMINANTI della salute. Si parla inoltre di pianificazione familiare, di contraccettivi, di sistemi sanitari.
(ENGLISH)
Film
● “Il Primo Respiro”, di Gilles De Maistre, Francia 2007 (versione italiana raccontata da Isabella Ferrari)
Il film racconta la storia più universale di tutte: la nascita di un bambino. Vista nelle diverse culture di tutto il mondo: dalla Francia agli Stati Uniti, dall’India al Brasile, dal Giappone alla Siberia.
Nell’azzurro di una piscina, tra i delfini, o sulle rive del Gange con l’aiuto di una guaritrice, in una sala operatoria oppure in una foresta con amici intorno che suonano e cantano. «Ho scoperto quello che accomuna tutte le mamme del mondo – dice il regista – lo sguardo che rivolgono al bambino appena nato e il grido che questo emette appena viene al mondo».
● No Woman No Cry
Il film “No Woman No Cry”, diretto dalla ex-modella Christy Turlington, è stato realizzato a sostegno della campagna Every Mother Counts, che si occupa di salute materna. Il film è stato mostrato anche in occasione di vari summit internazionali.
Trailer del film
Articolo, The Guardian, 23 ottobre 2010
Libri
● “L’agricoltore e il ginecologo”, di Michel Odent, 2006.
Sembra il titolo di una favola moderna: durante uno scambio di idee, l'agricoltore e il ginecologo comprendono fino a che punto hanno entrambi manipolato le leggi della Natura ed analizzano le impressionanti similitudini fra l’industrializzazione dell’agricoltura e quella del parto, ambedue sviluppatesi nel corso del ventesimo secolo.
In entrambe le circostanze, ogni innovazione è stata sempre presentata come la soluzione a lungo attesa di un vecchio problema. Ad esempio, l'avvento di potenti insetticidi sintetici ha ridotto i costi e incrementato la produttività agricola in maniera drastica e veloce. Allo stesso modo, l'avvento di una tecnica moderna e sicura di taglio cesareo ci ha offerto nuove e serie ragioni per creare enormi reparti ospedalieri di ostetricia, di modo che tutte le donne possano partorire avendo a disposizione una sala operatoria e uno staff di medici specialisti.
Al volgere del secolo, la storia dell'agricoltura industriale ha subito un'improvvisa accelerazione: in seguito a una serie di calamità, in particolare il morbo della mucca pazza e l'afta epizootica, è avvenuta una presa di coscienza collettiva. Al contrario, la nascita industriale non ha ancora raggiunto la stessa fase storica.
Quale disastro dobbiamo aspettarci?
Gli studi raccolti da Odent offrono conferme scientifiche del fatto che è possibile, andando a perturbare in modo routinario e sistematico i bisogni fisiologici della donna e del neonato, interferire in modo grave sulla relazione madre bambino e quindi sulla capacità di amare dell'essere umano.
Se vogliamo che la vita continui ad essere sostenibile sul pianeta dobbiamo creare un uomo nuovo, capace di amare la natura e i suoi simili. Un passo necessario perché questo avvenga è, secondo Odent, riscoprire quali sono le esigenze fisiologiche della madre e del bambino durante il periodo che va dal momento del concepimento fino al primo anno di vita.
●“L’isola sotto il mare” di Isabel Allende, 2009
(Romanzo. Alcune pagine trattano il tema della gravidanza e della maternità)
1770, Santo Domingo, ora Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell'isola, il lavoro degli schiavi. Tété impara presto com'è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l'ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l'affrancamento degli schiavi. È una battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all'annodarsi di relazioni e alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi - soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti. Contro il fondale animatissimo della storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un'eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni.
●“L’ora del tramonto” di Thrity Umrigar, 2006
(Romanzo. Alcune pagine trattano il tema della gravidanza e della maternità)
Ogni mattina Bhima lascia la sua misera catapecchia nello slum e si reca nella bella casa di Sera Dubash, una donna della buona società Parsi, dove lavora come domestica. Bhima spazza il pavimento di una dimora nella quale resta un'estranea, mette in ordine divani su cui non può sedersi, lava bicchieri dai quali non le è permesso bere. Al di là, tuttavia, delle differenze di classe e cultura, Sera e Bhima sono intimamente legate dal loro destino di donne e da esperienze comuni che hanno segnato la loro vita, innanzitutto il matrimonio, cominciato per entrambe come una grande promessa e finito come una grande delusione.
Spettacolo Teatrale
●“Provando in nome della madre” con Erri De Luca, Simone Gandolfo e Sara Cianfriglia
di Erri De Luca e Simone Gandolfo
Capitolo 3
Salute di genere
Documenti e Siti
●Articolo “Sintomi, patologie e cure – Se la medicina è donna”, La Repubblica, 16 giugno 2010
●Articolo “Rivoluzione in farmacia: medicine diverse per maschi e femmine”, La Repubblica, 7 marzo 2010
● Articolo “Viva la differenza", HIV Forum
● Articolo “Se la cura dipende dal sesso”, HIV Forum
●Sito della Fondazione Giovanni Lorenzini, tra i promotori insieme alla dottoressa Giovannella Baggio (Primario medicina interna, Azienda Ospedaliera di Padova) dei primi due congressi nazionali sulla medicina di genere, che si sono svolti a Padova: il primo nell’ottobre del 2009 e il secondo dal 21 al 23 ottobre 2010.
Libri
● “Il fattore X”, Letizia Gabaglio e Elisa Manacorda
Uomini e donne non sono uguali: vi parrà un po' già sentita come notizia, eppure si tratta di qualcosa che viene molto spesso ignorato proprio nel settore dove la differenza fra i sessi è più evidente: la medicina. E in effetti i farmaci sono in genere messi a punto e valutati considerando i loro effetti su esseri maschili: persino le sperimentazioni animali utilizzano di solito esemplari maschi. Come se non bastasse, anche le malattie sono spesso descritte e studiate dai medici per come si manifestano in un uomo, e non in una donna. All'origine di questa discriminazione non ci sono pregiudizi o motivi ideologici, ma ragioni molto pratiche. Ciò nonostante è ormai chiaro che la medicina deve cominciare a tener conto delle differenze di genere, così come delle differenze etniche che rendono certe popolazioni più inclini a sviluppare alcune malattie di altre. Alla medicina a misura di donna è dedicato "Il fattore X: il primo libro sulla medicina di genere scritto dalle donne e pensato per le donne", di Letizia Gabaglio ed Elisa Manacorda, edito da Castelvecchi.
Presentazione "Il Fattore X"
Blog delle autrici del libro “Il fattore X”.
Capitolo 4
Adolescenti e Salute Materna
Documenti e Siti
● Articolo “Study: Canada’s Teen Pregnancy Rates Falling Rapidly ”
●"16 & pregnant"
16 and Pregnant è un programma televisivo prodotto da Morgan J. Freeman, andato in onda per la prima volta negli Stati Uniti l'11 giugno 2009 sull'emittente americana MTV. Lo show descrive le vicende di ragazze madri incinte dai quattro mesi e mezzo fino ad alcuni mesi di vita del bambino stesso. In Italia la prima stagione è andata in onda dal 25 novembre 2009, mentre la seconda dal 9 maggio 2010 sul canale MTV Italia.
Sito del programma di MTV Italia. E’ possibile vedere tutte le puntate in italiano.
Libri
● “Tutto per una ragazza” di Nick Hornby, 2008.
Sam vive a North London; sedici anni, gli ormoni impazziti e una passione grande, come tutti i suoi coetanei: lo skateboard. E l'Eroe, il suo Eroe, è Tony Hawk, il più grande skater del mondo. Lui lo adora, ha il suo poster in camera, gli parla, si confronta con lui. E a chi se non al proprio eroe si possono raccontare le paure, le ansie, i problemi? Forse a una mamma come quella di Sam, giovane, carina, comprensiva, che ha conquistato anche gli amici del figlio. Del resto lei è una mamma davvero particolare e molto vicina al figlio, visto che lo ha avuto a sedici anni. E proprio a quella stessa età Sam conosce Alicia, con la quale è amore a prima vista, passione totalizzante e simbiotica come può esserlo solo a quell'età. Ma poi purtroppo, proprio quando - come succede solo a quell'età - il rapporto si sta ormai sfilacciando, Alicia scopre di essere incinta. Terrorizzato dal dover annunciare ai rispettivi genitori la drammatica verità e distrutto dalla visione terribile di un futuro fatto di pannolini e incomprensioni matrimoniali - prospettatagli dal suo idolo che tra le altre mille qualità ha anche quella di farlo "viaggiare" nel futuro - , Sam sceglie la fuga ad Hastings. Ma la sua fuga avrà breve durata.
Film
● “Juno” di Jason Reitman, 2007, con Ellen Page, Jennifer Garner
Premiato come Miglior Film al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2007
Un'adolescente scopre di essere rimasta incinta di un suo coetaneo. Tutte le questioni trattate (l'amore, il matrimonio, la libertà) sono sollevate e mai giudicate. Sospesa tra le ingenuità dell'adolescenza e le responsabilità dell'essere adulti, la ragazza è interpretata da una bravissima Ellen Page la cui versatilità espressiva ha qualcosa di unico. La sceneggiatura si caratterizza per un linguaggio molto vicino a quello che usano i ragazzi di oggi. Anche le situazioni narrate riescono ad avere una tale verosimiglianza da escludere qualsiasi traccia di finzione.
Trailer (in italiano)
● “The snapper” di Stephen Frears, Irlanda, 1993
The Snapper ("il marmocchio", in slang) è una commedia ambientata alla periferia di Dublino.
Benvenuti nella scompigliata famiglia Curley. Nel quartiere di Barrytown, l'imbianchino Dessie Curley alterna lavoro, bevute abbondanti con gli amici al pub locale, allegria e cura della numerosa e rumorosa famiglia, affiatato con la moglie Kay, una donna sulla quarantina vivace e piena di risorse, e impegnato a tener a bada i suoi sei figli sempre in vena di combinarne qualcuna. A scompigliare ulteriormente la già tumultuosa convivenza familiare si aggiunge, a sorpresa, la confessione della figlia ventenne Sharon di essere incinta: di chi non vuol dirlo. Dopo una prima reazione di sconcerto e di incredulità, i genitori decidono di parlarne apertamente in famiglia dove l'imbarazzante "novità" viene appresa con discreta disinvoltura. Dessie si scopre il più premuroso e ansioso alleato della figlia.
Tratto da un romanzo di Roddy Doyle, autore di “The Commitments”.
Capitolo 5
La Salute Materna in Italia
Documenti e Siti
● Articolo “Partorire in Italia”, La Stampa, 24 settembre 2010
L’articolo sottolinea che nonostante le recenti notizie di cronaca, secondo le statistiche internazionali l’Italia rimane il paese più sicuro al mondo per partorire.
● Articolo “L'Italia delle mamme: quattro bimbi su dieci nascono con il cesareo”, Corriere della Sera, 27 settembre 2010
● La mappa dei cesarei in Italia, Corriere della Sera, 27 settembre 2010
● Articolo “In sala parto come ai box - Abbiamo salvato due vite”, La Stampa, 14 settembre 2010
Articolo sull’organizzazione del lavoro nel reparto di ostetricia dell’ospedale “Pertini” di Roma, dopo l’intervento di un ingegnere della Ferrari. Il Pit-stop come la sala parto.
● Articolo “Mortalità materna: in Italia dati sottostimati fino a sette volte”,Sole 24 Ore, 25 maggio 2010
L’articolo solleva la questione della misurazione della mortalità materna.
Film
● "Per non dimenticarti", di Mariantonia Avati, 2005
Il secondo conflitto mondiale è finito da tre anni, ma a Roma sono ancora evidenti i segni della guerra. Nina, la protagonista viene ricoverata in anticipo nel reparto di ostetricia in seguito ad alcune complicazioni. A contatto con le altre donne ricoverate Nina scoprirà uno straordinario mondo fatto di solidarietà ma anche di privazioni che l'aiuteranno ad affrontare con consapevolezza e coraggio l'esperienza della maternità.
Nata da un'esperienza personale della primogenita di Pupi Avati (la nascita del figlio Lorenzo nel 1998), è la storia di Nina che nel 1947 entra anzitempo nel reparto maternità di un ospedale romano per partorire e nei giorni di attesa viene a contatto con le nove giovani donne, della sua camerata, e le loro vicende più o meno drammatiche.
Spettacoli Teatrali
●"Nati in Casa", con Giuliana Musso
di Giuliana Musso e Massimo Somaglino
●“Gli ultimi saranno ultimi”, con Paola Cortellesi
di Massimiliano Bruno
Presentazione (sezione Teatro)
Capitolo 6
Immigrazione e Salute Materna
Documenti e Siti
● Articolo “Non solo migrante: anche donna”, Saluteinternazionale.info, 29 ottobre 2009
● Articolo “Le donne immigrate e la maternità: una scommessa di civiltà per l’Italia e per l’Europa”, Saluteinternazionale.info, 3 dicembre 2009
● Lia Lombardi “Partorire in terra straniera”
● Estratto sulla maternità da: “Salute e ricorso ai servizi sanitari della popolazione straniera residente in Italia – anno 2005”. Documento dell’ISTAT redatto nel 2008.
● “L’interruzione volontaria di gravidanza tra le donne straniere in Italia”, Rapporto ISTISAN 2006, Istituto Superiore di Sanità.
Il documento, risultato di uno studio su 654 donne straniere di diversa provenienza (Ecuador, Cina, Nigeria, Romania, Marocco…) in 4 regioni italiane presenta, oltre alle informazioni relative all’interruzione volontaria di gravidanza, gli esiti di un’indagine svolta tramite interviste semi-strutturate. Tali interviste approfondiscono, tra gli altri, aspetti relativi alla storia della migrazione di queste donne; alla conoscenza dei metodi contraccettivi e all’approccio verso questi; all’accesso e al vissuto nelle strutture ospedaliere nel nostro paese.
Il documento, che mette in rilievo interessanti differenze tra i vari profili analizzati, presenta anche una sezione con estratti delle interviste, che riguardano diversi aspetti della vita da migrante in Italia (dall’attività lavorativa alla condizione abitativa; dalle motivazioni della migrazione all’aspetto familiare); e una sezione con i profili dei paesi di provenienza.
Capitolo 7
Siti di riferimento generale
● Blog sulla salute internazionale, promosso da Gavino Maciocco (Dipartimento di Sanità Pubblica _ Università di Firenza) e da altri medici e professori universitari.
Il sito, suddiviso in varie sezioni e costantemente aggiornato, pubblica articoli relativi alla salute globale (alcuni di essi sono segnalati in questo dossier, ad esempio nella sezione “Immigrazione e salute materna”)
● Sito del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità.
Il sito è suddiviso in varie sezioni, tra cui una dedicata alla salute materno-infantile, che a sua volta rimanda a numerosi link, articoli e documenti.
● Sito ufficiale della campagna “Stand up” Italia, per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
● Sito ufficiale della Campagna del Millennio italiana.
● Sito dello United Nations Population Fund.
L’UNFPA è il promotore delle International Conference on Population and Development. Il sito dell’UNFPA è molto ricco di materiali, relativi, per esempio, a:
-Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio:
http://www.unfpa.org/public/home/sitemap/icpd/MDGs
Video sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
-La salute riproduttiva:
Documento di Settembre 2010 intitolato “How universal is access to reproductive health?
(ognuna di queste pagine a sua volta rimanda a numerosi link e documenti)
(ENGLISH)
● Sito ufficiale delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
(ENGLISH)
● Sito dello UNDP (United Nations Development Programme) sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
(ENGLISH)
● Sito ufficiale delle statistiche e degli indicatori degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
(ENGLISH)
● Sito ufficiale della World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità).
All’interno della WHO c’è un dipartimento interamente dedicato ai temi del genere, delle donne e della salute.
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● Sito ufficiale dell’UNICEF
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Canale Youtube dell’Unicef, dove si possono trovare numerosi video dell’UNICEF (inclusi molti sulla salute materna).
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● Sito ufficiale dell’UNICEF Italia.
Il sito contiene una sezione dedicata agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e all’interno di questa, una sezione dedicata nello specifico alla salute materna.
● Sito ufficiale di Countdown to 2015 – Maternal, Newborn and Child Health.
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● Sito di “The Lancet”, una delle più prestigiose riviste mediche a livello mondiale.
Si segnala che la rivista ha pubblicato vari numeri speciali dedicati a vari temi legati ai diritti umani e agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, tra cui uno, lo scorso giugno, dedicato alla salute materna.
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Cap.1- Gli Obiettivi del Millennio
Cap.2 - Obiettivo 5
Cap.3 - Salute di genere
Cap.4 - Adolescenti e salute materna
Cap.5 - La salute materna in Italia
Cap.6 - Immigrazione e salute materna in Italia
Cap.7 - Siti di riferimento generale